<<< | Parco naturale di Peñagolosa | ( Web ) |
Il parco comprende un enorme massiccio montuoso situato nell’interno di Castellón, nelle regioni dell’Alcalaten (Xodos) e dell’Alt Maestrat (Vistabella del Maestrat).
Le particolari caratteristiche climatiche e geologiche ne fanno que sia uno dei maggiori ambienti montani della Comunità Valenciana con la maggiore biodiversità e importanza floristica; Si conoscono più di 1000 specie di piante vascolari, molte delle quali esclusive del territorio valenciano.
Il clima è mediterraneo, più fresco e umido nelle zone più elevate. L’inverno è solitamente la stagione più secca, poiché in estate i frequenti temporali fanno sì che non vi sia praticamente siccità, mantenendo il terreno umido tutto l’anno. Nelle pianure le estati e gli inverni sono secchi, con autunni e, in misura minore, primavere piovose. La piovosità medie annuali sul Vistabella del Maestrazgo è superiore a 700 mm.
Il suo paesaggio vegetale è determinato da un lato dalla gradazione altitudinale, tra 700 e 1813 m. della vetta Penyagolosa, che suppone l’esistenza della maggior parte dei pavimenti bioclimatici della regione corologica mediterranea. L’alternanza dei suoli è un fattore che favorisce la biodiversità, poiché al terreno roccioso, essendo prevalentemente calcareo, si alternano materiali silicei (arenarie e quarziti).
Nelle zone calcaree più basse compaiono il leccio (Quercus ilex subsp. rotundifolia) e qualche quercia (Quercus faginea). Man mano che si sale vengono sostituiti da querce con pino nero (Pinus nigra subsp. salzmanii) con un sottobosco molto vario che comprende buone popolazioni di agrifoglio (Ilex aquifolium) e tasso (Taxus baccata). L’attività umana ha causato la sostituzione delle querce galla con foreste di pino nero.
Nelle enclavi con suoli silicei si sviluppa la foresta de quercia dei Pirenei (Quercus pyrenaica) più grande del territorio valenciano e boschi maturi di Pino marittimo (Pinus pinaster) e pino silvestre (Pinus sylvestris), accompagnati da cisto (Cistus populifolius, C. laurifolius) ed erica (Erica arborea, E. scoparia e Calluna vulgaris)
Nelle parti più elevate, la vetta di Penyagolosa e Tossal Roig, si sviluppa una pineta di Pinus sylvestris con ginepri strisciante (Juniperus sabina); che è sostituita nelle parti culminanti da una vegetazione pulvinulare ad Erinacea anthyllis.
Nelle aree pascolate o anticamente coltivate, si sviluppano prati circondati da boschi di spine con rose selvatiche (Rosa sp.), la mora endemica (Rubus vigoi), i biancospini (Prunus espinosa, Crataegus monogyna)…
Alla ricchezza floristica e alla grande diversità delle formazioni vegetali si accompagna una ricchezza micologica, il cui catalogo provvisorio ammonta a più di 800 specie.