˂˂< Il Parco Naturale della Sierra de Espadán ( Web ) Ver galeria imágenes de la Sierra de Espadán

Il Parco comprende un massiccio montuoso situato nel sud di Castellón, nelle regioni di Plana Baixa (Eslida) e Alt Millars (Torralba del Pinar).
Si tratta di una catena montuosa molto scoscesa ma non molto elevata, visto che le montagne più alte superano a malapena i mille metri, come il picco del Pinar (1101 metri) o il picco Espadán (1099 metri).
Il clima è mediterraneo, con precipitazioni in autunno e primavera alternate a periodi secchi. Le precipitazioni annuali sono irregolari e variano da 450 a 730 mm. L’orientamento delle catene montuose e la loro vicinanza al mare favoriscono la formazione di nebbie, creando valli e pendii ad alta umidità.
L’originalità della Sierra de Espadán risiede nella predominanza di suoli silicei rispetto alla maggior parte delle sierre della Comunità Valenciana, che sono eminentemente calcaree.
La sua vegetazione è costituita principalmente da sughereti, pinete, lecci e formazioni di macchia mediterranea. La sua flora comprende più di 1.000 specie di piante vascolari, alcune delle quali endemiche.
Nei terreni silicei, la vegetazione potenziale è rappresentata dalla quercia da sughero (Quercus suber). Questa specie ha la peculiarità di essere altamente resistente al fuoco, il che le conferisce un enorme valore ecologico. Si trova in boschi monospecifici o mescolato con il pino marittimo (Pinus pinaster), che veniva usato in antichità per l’estrarre la resine e che localmente ha completamente sostituito la sughereta. La degradazione del sughereto dà origine a cisto (Cistus monspeliensis), (Cistus salviifolius) e lavanda (Lavandula stoechas), che sui versanti più umidi sono accompagnati da erica (Erica scoparia).
Sui suoli calcarei troviamo il pino d’Aleppo (Pinus halepensis), che condivide l’habitat con un margine residuo di leccio (Quercus ilex subsp. rotundifolia), essendo il leccio la vegetazione potenziale di queste aree. Nella sua degradazione c’è il lentisco (Pistacia lentiscus) e nei terreni più poveri c’è il kermes (Quercus coccifera) e piante di rosmarino (Rosmarinus officinalis), cisto bianco (Cistus albidus), ginestra (Ulex parviflorus)….
Le specie di funghi più comunemente raccolte sono: Amanita caesarea, Boletus aereus, Russula cyanoxantha, Cantharellus pallens e Cratarellus lutencens.