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È un comune situato nella regione della Plana Alta, sulla cosiddetta Costa de Azahar, provincia di Castellón, Comunità Valenciana, Spagna. La sua popolazione attuale è di 20.000 abitanti.
È adagiato sulle sponde del mare, e alle sue spalle si trova il Deserto di las Palmas, una zona montuosa e aspra, da cui si godono magnifiche viste su Benicàssim e la Plana de Castellón e anche sulle Isole Columbretes, quando la visibilità è molto buona.
Possiede un piccolo centro storico, creata intorno alla chiesa di Santo Tomás de Villanueva, edificata nel secolo XVIII.
Ci sono quasi sette chilometri di spiagge con acque limpide di sabbia finissima, con frangiflutti che le proteggono e con numerosi servizi turistici, attestati dall’assegnazione di cinque bandiere blu.
Da notare la sua variegata gastronomia: pesce e carne alla griglia, paella e riso, ci sono anche numerose attività culturali, tra cui il FIB (Festival Internazionale di Musica di Benicàssim), percorsi in sentieri di montagna dell’entroterra e affascinanti passeggiate con vista sul mare.
La storia di Benicàssim
La sua origine più recente e a cui deve il nome è nel castello di Montornés, che fu uno dei deudo arabi appartenuto alla stirpe dei Banu Qasi (“figli di Qásim”).
Nel 1603 fu concessa la “Carta Puebla” per ripopolare questa zona, gravemente danneggiata dai continui attacchi e saccheggi da parte di corsari e berberi. Tale misura non ottenne i risultati sperati e solo in pochi si installarono nel luogo. In questo senso sono evidenti le vestigia di quattro piccoli centri abitati, due dei quali cercavano rifugio sui monti, un altro nelle terre piatte e fertili, molto vicino all’attuale centro urbano, ed infine un piccolo nucleo marinaro, di fronte alla Torre di San Vincenzo.
La decisione di Francisco Pérez Bayer nel 1769 di fondare una chiesa costituì l’impulso definitivo alla configurazione di Benicàssim come città.